venerdì 30 aprile 2010

Sette banane.

Avrei voluto scrivere questo aneddoto il 26 Aprile, giorno in cui si ricorda l'esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, allora URSS, ma non ha avuto tempo, quindi questo piccolo ricordo, lo lascio qui adesso.

Nell'aula magna della scuola media del paese faceva caldo e la gente era accatastata, tutti in attesa dei "loro" bambini. Due mesi di lezioni di russo, per imparare a dire almeno una parola con quelle lontane creature, non erano serviti a farci conoscere tra noi, nessuno guardava nessuno, solo il palco dove erano allineati i piccoli e da dove erano via via chiamati i genitori affidatari. Curiosi ci domandavamo quale sarebbe stata la nostra e quello dei miei genitori, una bimba ed un maschietto.
Poi il nostro nome al megafono.
Mi alzo e mi viene data per mano una bella bambina, alta, in carne e molto stanca, oltre che sporchissima. Per bagaglio una busta di plastica di quelle della spesa, che puzzava di marcio. Poi è il momento dei miei genitori: accidenti, ma che faccia da russo, più di così non si può, è simpaticissimo, biondo, piccolo ma fisicato ed un sorriso galeotto che innamora.
Juri e Svetlana.
Ognuno si dirige verso casa, col suo piccolo in macchina e tante incertezze nel cuore, ma la voglia di provarci è tanta. Ricordo due enormi occhi verdi che scrutavano ogni angolo della casa, non aveva mai visto un bagno, una lavatrice....l'oblò che gira è irresistibile. Poi apriamo la sua borsina: un flauto, un paio di mutande, un golf rosa distrutto e lercio, un pezzo i pollo marcito e le cicche. Sciolte.
La porto nella sua camera, non crede ai suoi occhi, una stanza per lei, un letto, tutto per lei, era abituata a vivere in due sole stanze in 8 ed a dormire in un solo letto con le sue 4 sorelle. Allora inizia a lasciarsi andare ad un pò di entusiasmo e cede alle lusinghe di una vasca da bagno piena di schiuma. Non l'aveva mai vista. Non voleva più uscirne, è rimasta a mollo finchè l'acqua era quasi fredda. Povera Svetly, se ti avessero lavato un pò di più non avresti avuto la scabbia che ormai era cosi acclimatata nel tuo corpo, che non si vedeva, tant'è che me l'hai attaccata!
Poi pigiama pulito, comprato prima in previsione del suo arrivo e cena.
Avevo la fruttiera piena di banane, una decina credo, vedo che rimane impietrita davanti a quella frutta e poi mi chiede se può prenderla.
Sette banane.
Una dopo l'altra, con gli occhi chiusi dal piacere.
A casa sua erano un bene di lusso, quindi assolutamente introvabili. Credo di aver comprato un quintale di banane in un mese e mezzo.
Sono stati due lunghi mesi, non sempre belli, ma sicuramente importanti.
Juri era piccolo di statura per la sua età, aveva 11 anni e ne dimostrava 7 , effetto delle radiazioni, ma era vivace socievole e simpaticissimo, un bambino staordinario.
Svetly era una spanna più alta di lui, benchè avesse solo 9 anni, deciamente più ombrosa, ma era una bimba coraggiosa.
Ed affamata! E' igrassata quasi 3 chili in un mese e mezzo!
Hanno imparato a nuotare, Juri si buttava sul fondo della piscina con le bombole, voleva fare ogni possibile esperienza, ad ogni costo e Roby gli insegnava ad andare sott'acqua e mio padre a correre con i pattini i linea. Naturalmente alle 9 di sera crollavano morti di stanchezza e felici e frettolosi di iniziare la giornata successiva!
Poi, un giorno di metà luglio sono tornati sul torpedone, carichi di valige piene di abiti, coperte, saponi, giochi e raccomandazioni e dopo baci e abbracci stretti stretti, la grande Russia li ha inghiottiti di nuovo.
Juri ha scritto una bella lettera piena di gioia e ringraziamenti per la vacanza più "indimenticabile"della sua vita.
Svetly no.
Mai più sentita.
Spesso mi chiedo se sia stato un bene, farli stare bene per 45 giorni e poi ributtarli a casa loro. Ma era casa loro ed e giusto così.
Adesso saranno dei piccoli adulti, sono passati 11 anni e chissà se si ricorderanno della "basèina" e delle banane.........chissà!
Io qualche volta, ci penso.............
Bye...........

giovedì 29 aprile 2010

Relax.......

Un pò di foto!

I fiori del lillà appena sbocciato.....è un cespuglio che amo, ma non è nuovo, l'abbiamo piantato due anni fà.
Verbena.........nuovo acquisto!
Altro lillà, cespuglio mai identificato sullo sfondo, fà fiori bianchi pentalobati e poi bacche rosse, iris non ancora fiorite e naturalmente Dylan, sempre in mezzo!!
Si capisce che amo i lillà???
Viole in piena fioritura, le ho piantate ad ottobre, ora sono gigantesche!

Il ciliegio che sembrava morto, è invece fiorito in modo strepitoso, ma i frutti di solito non sono una meraviglia! Vabbè, faremo marmellate!
Ecco un nuovo acquisto: ho comprato due lavandule blu e non vedo l'ora di vedere i fiori!

Altro nuovo acquisto è questo rosmarino prostrato, i fiori sono blu cobalto ed ha un profumo inebriante!
Ai prossimi fiori.....verso la metà di maggio attacco con begonie e potulacche.....farò tante foto!
Bye................

mercoledì 28 aprile 2010

In serra!!!

Eh si, arriva il sole, il primo caldo e noi non abbiamo resistito........siamo andate in serra ed abbiamo rimpinzato la macchina di Pac!
Se avessimo aggiunto anche un solo fiore, mi sarei dovuta legare fuori con la sar e farmi trainare!!!!
Bel pomeriggio, ci siamo riempite gli occhi di mille colori e abbiamo respirato l'aria, calda satura di profumi!
Divertentissimo, senza contare, che al nostro ritorno, Roby era già a casa ed ha scaricato un'intera macchina di piante, terra e fiori......una vera fortuna, tre ore in serra, stroncherebbero un elefante ed eravamo un pò "provate"!
Al prossimo post, le foto della sistemazione delle piante e del giardino in fiore.
Adesso vado a cuccia!
Notte....................

venerdì 23 aprile 2010

Mutamenti.

Oggi rifletto su quanto sia casuale e pure causale, il trascorso quotidiano.
Rifletto e penso a come la vita cambi, come ti porti a cambiare, a vedere la stessa cosa, la medesima situazione, apparentemente simile, in maniera totalmente diversa.
Ed a viverla con spirito opposto, non importa se migliore o peggiore, ma diverso.
E tutta questa relatività, questa precarietà, mi induce a credere che nulla sia definito, ma tutto sia in formazione, in divenire.
Ciò che poteva essere visto come una assurda pazzia vent'anni fà e che solo ad immaginarlo faceva rabbrividire e ci avrebbe lasciato increduli , oggi può essere necessario ed indispensabile.
E cercato e voluto e conquistato.
E questo pensiero, sicuramente cullato dalla pioggia e dalla giornata grigia, mi spinge a farlo la mia terapia. Se avessi anche solo potuto proiettarmi nel futuro, quando avevo vent'anni, mai e poi mai, avrei creduto possibile che si sarebbe fatto tutto il fattibile, per procurarmi la sostanza che stò assumendo oggi, con successo.
Oggi è per me "sdoganata", se così si può dire, non solo, è un medicamento, il medicamento.
Ieri, perdizione, sballo.
Ma, per fortuna, all'epoca nemmeno m'intrigava e neppure oggi m'attira, vista in quell'ottica.
E' comunque interessante e pure divertente, speculare sulla contingenza di certe situazioni, talvolta in apparenza paradossali, ma dannatamene vere.
E di ciò si dovrebbe far più spesso tesoro: prima di esprimere un giudizio, potremmo soffermarci, anzi dovremmo soffermarci, ad immaginare che la vita cambia, gira, come la ruota di un luna-park, ora vedo da su, dopo guardo da giù.....e la prospettiva non è affatto uguale e nemmeno lontanamente simile.
Ma non saremmo umani se riuscissimo in tutto questo......
Sbagliamo in pace, ma senza avere troppe certezze, sennò rischiamo di rincretinirci!
Kisses............

mercoledì 21 aprile 2010

Dedicata ad un'amica blogger.....................


........fatta di polvere di stelle.......a buon intenditor!!!!!!!
A presto!

martedì 20 aprile 2010

Prima rata.................



.......prima fetta di macchina........primo sogno.
Di uno dei Marco, mio cugino.
Eravamo seduti sul divano della casa dei miei genitori, qui in campagna.
Il divano era quello di piuma a fiorellini, così antipatico da riordinare, ma così comodo per dormire.
Poi l'abbiamo regalato a Giovannino, che, tutto felice, lo ha portato nella sua isola.
Marco ed io stavamo vicini, uno di fronte all'altra e ridevamo come matti, allegri per chissà quale storiella. I tempi erano questi, noi già abbastanza grandi, ma forse un pò più giovani di oggi.
Ad un certo momento, mi porge un foglio, piegato in due e mi sorride.
Io prendo il foglio ma.....non lo apro e non saprò mai cosa c'era scritto!
Ricordo il caldo dell'estate ed i suoi occhi azzurri, festosi.
Mi chiedo se ad ogni passo verso la conquista della mia macchina, sarò accompagnata da un bel sogno......cosa saranno i prossimi?
Marco è un segno del destino, ma non tutti sono stati tangibili, visibili!
Alla prossima mattina di sonno, alla prossima rata!

Bye..............

lunedì 19 aprile 2010

Da qui arrivò!

Vi ricordate quando la scorsa settimana vi ho raccontato della vespa che mi ha punto, provocandomi un piccolo shock, ma svelandomi che, con ogni probabilità sono diventata allergica alla puntura di vespa o, quantomeno, intollerante?
Ebbene, abbiamo spruzzato l'insetticida "fatto apposta" per sgominare gli esapodi ed evitare che installino le loro "casette", che, aldilà di tutto sono dei capolavori della natura, ed abbiamo trovato il condominio di provenienza: eccolo!
La caramella l'ho messa per rendere la proporzione!
Era ben nascosto, alloggiato all'interno di una casettina di legno che usiamo per riporre gli attrezzi da giardino più piccoli e le scope e che si trova al di sotto della scala esterna che porta in mansarda.
Ebbene, le alate da qui provenivano e tramite la porta, s'infilavano in mansarda e da qui nel mio bagno e da qui.........nella manica bel mio accappatoio!!!!!!!!
Anche questa è fatta, ci siamo detti sodisfatti, ma con un filo di senso di colpa in fondo al cuoricino animalista!
Oggi bella giornata e pomeriggio in compagnia, quindi qui mi fermo!
Kisses...............

domenica 18 aprile 2010

Speriamo che sia la volta buona!!!!!!!!!!

E ci mancava pure la nube.....................

No dico, non bastava questa primavera simpatica come le unghie che grattano sulla lavagna, col sole che, oltre la coltre nuvolosa è li che splende, ma quaggiù si mostra ben poco.
No, ci voleva anche la nube di gas del vulcano Islandese per aumentare l'intensità delle precipitazioni...e già, la cenere fà da nucleo di condensazione.......che bello!
Cosi per l'intera mattinata ha piovuto con violenza, faceva addirittura rumore e le ossa si rifiutano di essere compassionevoli di fronte a tanta ostinazione.
Bene, così ho pensato di deliziare almeno gli stomaci ed ho preparato una goduriosissimma focaccia al prosciutto di Praga, Emmenthal ed olive taggiasche ed in più la torta di carote.
Però la vera nota bella della mattina, è stata la lunghissima telefonata con la Nico, amica cara, le cui parole sono sempre tuffi nel passato e viaggi nel futuro.
Ma ora.....cosa vedo.....è uscito il sole!
Fuori di corsa, prima che la cenere decida di condensare ancora!!!
Bye......................

sabato 17 aprile 2010

Dedicato agli "Ervira"!!!!!!


......e buon divertimento!!!!!!!!! Ah, ah, ah.........

mercoledì 14 aprile 2010

Ho aspettato un pò............

Ho spettato qualche giorno, dopo l'incidente aereo accaduto nella vicinanze del sito in questione, che ha annientato tutto il governo polacco, che si alzasse una voce, ma invano!
Ho aspettato inutilmente, che qualcuno che nel proprio blog si occupa attivamente di politica, parlasse della strage attuata dai comunisti 70 anni addietro, ricorrenza per la quale, il 12 di aprile tutti i politici a bordo del Tupolev, si stavano recando ad onorarne la memoria.
Mi chiedo come mai quando una mostruosità non è attuata dai nazisti o dai fascisti, nessuno ne parli, nessuno informi, nessuno s'inginocchi.......io che sono apolitica e forse per questo coerente e non condizionata nè condizionabile, mi chiedo se sotto a questo silenzio, non si celi qualcosa.
Grazie Minu, sei l'unica che ha fatto un accenno, benchè trasversale.
E così la storia ve la propongo io.
E con lo stesso struggente sentimento di umana pietà e rispetto, voglio ricordare quella povera umanità, maciullata dalla follia di una ideologia perversa, sfociata in una delle dittature più feroci della storia del uomo.
IL MASSACRO DELLA FORESTA DI KATYN.
Il massacro della foresta di Katyń, noto anche più semplicemente come Massacro di Katyń, avvenne durante la seconda guerra mondiale e comportò l'esecuzione di massa, da parte dei sovietici, di soldati e civili polacchi. L'espressione si riferì inizialmente al massacro dei soli ufficiali polacchi detenuti del campo di prigionia di Kozielsk, che avvenne appunto nella foresta di Katyń, vicino al villaggio di Gnezdovo, a breve distanza da Smolensk. Attualmente l'espressione denota invece l'uccisione di 21.857 cittadini polacchi: i prigionieri di guerra dei campi di Kozielsk, Starobielsk e Ostashkov e i detenuti delle prigioni della Bielorussia e Ucraina occidentali, fatti uccidere su ordine di Stalin nella foresta di Katyń e nelle prigioni di Kalinin (Tver), Kharkov e di altre città sovietiche.
Molti polacchi erano stati fatti prigionieri a seguito dell'invasione e sconfitta della Polonia da parte di tedeschi e sovietici nel settembre 1939. Vennero internati in diversi campi di detenzione, tra cui i più noti sono Ostashkov, Kozielsk e Starobielsk. Kozielsk e Starobielsk vennero usati principalmente per gli ufficiali, mentre Ostashkov conteneva principalmente guide, gendarmi, poliziotti e secondini. Contrariamente ad una credenza diffusa, solo 8.000 dei circa 15.000 prigionieri di guerra di questi campi erano ufficiali.
L'eccidio di Katyń fa riflettere perché da esso emergono aspetti della dittatura staliniana che è stato a lungo imbarazzante riconoscere, vale a dire il carattere fortemente repressivo e le tendenze imperialistiche. Il massacro rispondeva ad una logica ben precisa di ulteriore indebolimento della Polonia appena asservita. Infatti, poiché il sistema di coscrizione polacco prevedeva che ogni laureato divenisse un ufficiale della riserva, il massacro doveva servire ad eliminare una parte cospicua della classe dirigente nazionale. Va inoltre ricordato che Stalin contestualmente ordinò la deportazione in Siberia e Kazakhstan delle famiglie degli ufficiali polacchi (bambini compresi), eliminando in tal modo anche la generazione successiva. Tale eliminazione venne concordata e portata avanti di comune accordo con la Germania Nazista ed i dettagli discussi in riunioni tra i due alleati. Tutto ciò nel quadro di una spartizione della Polonia tra Germania nazista ed URSS, due potenze che rappresentavano due sistemi culturali ed ideologici opposti ed antitetici, ma che, per circa 2 anni e fino al giugno 1941, furono legate dal Patto Molotov-Ribbentrop, che stabiliva la non aggressione reciproca e la spartizione della Polonia e dei Paesi Baltici.
Il 5 marzo 1940, secondo un'informativa preparata da Lavrentij Beria (capo della polizia segreta sovietica) direttamente per Stalin, alcuni membri del politburo dei Soviet – Stalin, Vyacheslav Molotov, Kliment Vorošilov, Anastas Mikojan, e Beria stesso – firmarono un ordine di esecuzione degli attivisti "nazionalisti e controrivoluzionari" detenuti nei campi e nelle prigioni delle parti occupate di Ucraina e Bielorussia.
La scoperta del massacro nel 1943 causò l'immediata rottura delle relazioni diplomatiche tra il governo polacco in esilio a Londra e l'Unione Sovietica. L'URSS negò le accuse fino al 1990, quando riconobbe nell'NKVD la responsabile del massacro e della sua copertura.

martedì 13 aprile 2010

Sogno.

Ho fatto un bellissimo sogno stamattina.
Spesso ho raccontato della mia attività onirica molto attiva e precisa, ricordo suoni, colori , canzoni, insomma tutto e se sono particolari, spesso ve li ho raccontati.
Bene, questa volta è un sogno molto dolce.
C'è una bella foto a colori, appoggiata sopra ad un mobile, ma non a casa mia, che ritrae mia suocera, che purtroppo è scomparsa molti anni addietro ed alla quale ho voluto molto bene, la quale tiene in braccio la sua nipotina. La piccola avrà avuto forse una anno e mezzo e la nonna la guarda dritta negli occhi, con orgoglio e tenerezza.
Ad un certo punto io prendo in mano il portaritratti per vedere meglio i dettagli dell'immagine e questa si anima: la nonna inizia a cantare una bellissima canzone in francese alla piccola, che ride e canta con lei, toccandole il naso col suo naso.
La canzone è in francese, semplicemente perchè la nonna è francese.
Ricordo il profumo del glicine, l'aria tiepida e la luce che filtrava attraverso il folto intrico di rami di un bersò..............e le mie lacrime di contentezza, nel poter rievocare quel momento.
Ora, non ditemi di giocare al superenalotto: sabato su sei numeri, ne abbiamo beccati due e gli altri quattro mancati di più o meno uno!!!!!!!!!!!!
Mannaggia, che rabbia!
Vabbè, il giorno in cui vi dirò che stò scrivendo e magari sognando da uno chalet sul mare, in Polinesia, beh...................
Intanto qui piove e fà pure freddo!
Bye..............

sabato 10 aprile 2010

Overdose di foto!

Domani pare che pioverà......ahimè......quindi oggi doppia dose di foto! Ed ecco il placido Dylan, seduto al sole..........
Le rose hanno una voglia pazzesca di fiorire e spingono le loro giovani foglie rosse di pigmenti, nell'attesa del bocciolo!


Un vero peccato che non possiate sentire il profumo di questo giacinto! E poi i muscari....pensavo che fossero periti durante il lungo inverno, invece stamattina ho trovato questa sorpresa!

Qui la chiamano Erba Teresina, è una perenne che da sola pensa a tutto: cuscino di foglie in primavera e per tutta l'estate, fiori a Settembre, poi muore, apparentemente, in inverno ed a primavera, da sola, si rigenera. Magica!

Forsytia ed fiori spontanei nel prato...........
Ed infine ancora lui, il bravo Dylan che scruta il bosco, pensoso, come sempre!!!!!!!
Kisses e speriamo che, anche domani, splenda un bellissimo sole!

Evoluzioni e massacri.

Un pò troppi giorni senza il mio blog e non scrivere, mi manca.
E poi mi mancate tutti voi.
Allora, iniziamo da........evoluzioni.
The Red One è un figo, ha capito al volo con che fanciulle ha a che fare! Così, insieme con lui, la farmacista, altra tostissima ed "io me", abbiamo concertato un'azione di "guerra" davvero ben riuscita.
Grazie anche al tempismo di Roby, homo infaticabilis ed alla disponibilità dei cari "Ervira", sempre pronti a correre, per la loro fogliola!
Al posto della soluzione già pronta, fatta in farmacia e che dura solo 5 giorni e poi decade, The Red mi ha prescritto l'infiorescenza e l'infusione la fò da me, che, con le istruzioni della farmacista, sono riuscita a fare una buona tisana. Oddìo, proprio buona direi di no, il sapore è sgradevole, più accentuato di quello precedente, piccantina, amara ed oleosa, ma con un briciolino di zucchero è sopportabile e soprattutto in questo modo, sono autosufficiente per 25 giorni.
Mica male, no?
Ed ora massacri: due sere fà mentre mi stavo asciugando, dopo un doccia, mi ha divorata una vespa! In bagno le avevo avvistate poco prima, ma mi ero detta che le avrei fatte uscire dal lucernario più tardi.......
Fin qui nulla di strano, chi non è mai stato pizzicato da una vespa? Un pò di dolore, ma dura poco, questa era la mia esperienza! Fino a due giorni fà, però.
Sono diventata, se non allergica, quantomento intollerante, anche a quelle!!
Quindi cuore a manetta, capogiro, nausea, rush cutaneo su tutto il corpo e Roby che corre in cucina a prendermi un pillola di cortisone. Dopo 2 ore tutto ok, ma fino a ieri mattina ero bella bollita! Comunque sono risalita in bagno e non le ho fatte uscire dal lucernario......NEIN, armata di DDT ho fatto una camera a gas e ieri sera ne ho contate 8 stecchite sul pavimento.
Oggi pare che sia l'ultimo bel sole, perchè da domani torna la pluvia. Roby è già in costume ad arrostirsi e tra poco lo raggiungerò fuori per scattare qualche foto, prima del diluvio!
Poi torno e magari le posto!
Kisses............

lunedì 5 aprile 2010

Pranzo luculliano.................

Ebbene sì, devo proprio dire che questa volta abbiamo davvero cucinato un ottimo pranzetto a quattro mani, sarà che il freddo predispone ad una bella mangiata, sarà che siamo dei golosoni, ma era davvero tutto buonissimo.
Come primo, mamma ha preparato una torta salata a base di cavolfiore, besciamella e formaggi, veramente delicatissima e gustosa. Come secondo, io ho preparato uno sformato di patate, (Ricetta: 1 kg. patate, lessarle e schiacciarle; frullare 1 hg di prosciutto cotto, mettere 4 cucchiai di parmigiano ed altrettanto Emmenthal, 4 uova, sale e pepe ed amalgamare. Imburrare una teglia e cospargerla di pangrattato, sistemare l'impasto e sulla superficie spolverizzare con Parmigiano e pangrattato. Cuocere a 180° gradi per 20 min e gratinare 5 minuti.) e la mamma un favoloso cosciotto di tacchino arrosto.

Alla fine.............la mia Pastiera, che devo dire che è stato un successone: Roby, il solito tester per i dolci, perchè non li ama particolarmente, l'ha presa ben due volte! Ma di questa non vi posto ora la ricetta, è troppo lunga. Se la volete, farò un post dedicato a lei, basta che me lo chiediate!

Naturalmente, visto il tempo da lupi, il pomeriggio è proseguito con una mega-partita a Risiko: 3 ore e mezza ed indovinte chi ha vinto??

Inaspettatamente io....mai vinto a Risiko, specialmente se come avversari mi trovo davanti Ale e Roby e così mi sono meritata l'onorevole titolo, non più di " ottimo stra-sega", bensì di "ottimo stratega"!! Oggi sole favoloso, quindi in giardino tutto il giorno a smaltire le calorie di ieri ed a fare qualche bel lavoro di giardinaggio! Buona pasquetta a tutti.....................

domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua!

Buona Pasqua a tutti!!

sabato 3 aprile 2010

Dedicato a Cota e Zaia......


.....si, dedicato con ardore ai sopracitati Cota e Zaia per ringraziarli della splendida ed umana posizione espressa in merito alla pillola abortiva, affinchè possano godere del singolare incontro ed esperienza.

giovedì 1 aprile 2010

Il destino.

Marco.
Ma esiste un destino?
Una premonizione, un brivido che ti scuote.
Un nome che ricorre e si rincorre........un nome che ti evoca sensazioni e ricordi, speranze e nostalgia di ciò che non hai potuto conoscere, di ciò che ti sei lasciato alle spalle.
Un nome di un fraterno amico perduto nei meandri dell'ambizione, dolore antico che ormai non brucia più, ma il ricordo resta.
Un nome che ogni volta che rieccheggia nell'aria, ti proietta davanti agli occhi il volto di un cugino tanto amato e malamente perso, presto, troppo presto per essere accettabile dal tuo cuore.
Un nome che ti ricorda ciò che non hai avuto, magari avrebbe avuto i suoi occhi ed i miei capelli, speranza soffocata dalla ragione, ma che ti spreme dal cuore ogni lacrima, che ancora puoi ospitare nei suoi angoli più nascosti.
Ed alla fine il destino.
Il ritorno ad una desiderata ed amata indipendenza che si colora dello stesso nome.
Nome che cela un eroe moderno, un combattente valoroso, un uomo che non ho mai conosciuto purtroppo, ma che porterò con me, nei miei girovaghi chilometri.
La macchina di Marco.
Si, sarà mia.
Grazie Papà.