mercoledì 29 settembre 2010
Foto.
Le ochette, arrivano fino alla spiaggia..........
La spiaggia alla quale ci rechiamo al lago: domenica è andata bene per i non surfisti, calma piatta e fino a metà pomeriggio sole caldo, poi le nubi hanno preso il sopravvento e noi ci siamo infilati in un bar a rimpinzarci di qualunque porcheria! Non avrei mai creduto di riuscire a mangiare pesce fritto dopo un cappuccio con brioches alla marmellata! Ovviamente cena saltata!
Secondo.
Ed oggi invece, siamo leggeri.........il sole splende e ci scalda ancora con vigore.
Tuttavia, quando mi alzo ed esco in giardino, lo spettacolo è questo: umidità da foresta e temperatura assai diversa: siamo a 12 gradi!
I miei giri in macchina proseguono ostinati e mi dicono abbastanza buoni, però sono già in paranoia, poichè la prossima settimana devo portare l'auto a Milano per finire il lavoro di messa a punto e l'omologazione per 4 posti, ad oggi possiamo viaggiare solo in due.
Quindi passerò sette giorni senz'auto, che dopo otto anni "a piedi", mi sembrano un'eternità.
Menghy lo inizierò ad Ottobre, così mi assicuro uno scudo anti puzza maggiore, douto alla copertura degli abiti!
Mi diverte molto l'entusiasmo di mio marito: alla bella età di "beep" anni e senza aver mai imbracciato uno strumento musicale, ha deciso di voler imparare a suonare un brano alla chitarra per nulla facile ed io, che ho studiato musica per diversi anni, ma era pianoforte, e suonato la chitarra solo ad "orecchio", lo aiuto in questa impresa per niente facile, ma è un bravo studente! Impara velocemente!
Papà mi assiste spessissimo nelle mie uscite su 4 ruote ed insieme, ci stiamo facendo il giro turistico di tutti i centri commerciali della zona......ha una pazienza da Giobbe e spesso ci guadagno pure qualche regalino!!
Invece con Roby andiamo sempre al lago e domenica mi sono fatta 60 km di gallerie......anche lui è un vero santuomo!
La piscina è ormai chiusa e ci stiamo già organizzando per portare un pò di legna vicino a casa, lassù nella legnaia io non posso arrivare ed alla sera un pò di fuoco farebbe piacere.
Così domani altro giro dei centri di giardinaggio, dei faidatè e dei Consorzi Agrari della zona, in cerca di un tipo di cariola che mi sembra adatta per accumulare un pò di legna e alla quale io possa prelevare senza soffrire........ma non mi ricordo dove l'ho vista!!!
Quindi altra bella guidata!
Oggi andiamo di sole e di cucina, ho già fatto una torta di pesche (le ultime..) e più tardi mi dedicherò al salato ed alla chitarra, ovviamente!
Ovviamente dopo questo secondo capitolo, vi aspetta il terzo: una buona dose di foto e magari un pò di musica..........suspance!!!!!!!!!
Bye..................
Tuttavia, quando mi alzo ed esco in giardino, lo spettacolo è questo: umidità da foresta e temperatura assai diversa: siamo a 12 gradi!
I miei giri in macchina proseguono ostinati e mi dicono abbastanza buoni, però sono già in paranoia, poichè la prossima settimana devo portare l'auto a Milano per finire il lavoro di messa a punto e l'omologazione per 4 posti, ad oggi possiamo viaggiare solo in due.
Quindi passerò sette giorni senz'auto, che dopo otto anni "a piedi", mi sembrano un'eternità.
Menghy lo inizierò ad Ottobre, così mi assicuro uno scudo anti puzza maggiore, douto alla copertura degli abiti!
Mi diverte molto l'entusiasmo di mio marito: alla bella età di "beep" anni e senza aver mai imbracciato uno strumento musicale, ha deciso di voler imparare a suonare un brano alla chitarra per nulla facile ed io, che ho studiato musica per diversi anni, ma era pianoforte, e suonato la chitarra solo ad "orecchio", lo aiuto in questa impresa per niente facile, ma è un bravo studente! Impara velocemente!
Papà mi assiste spessissimo nelle mie uscite su 4 ruote ed insieme, ci stiamo facendo il giro turistico di tutti i centri commerciali della zona......ha una pazienza da Giobbe e spesso ci guadagno pure qualche regalino!!
Invece con Roby andiamo sempre al lago e domenica mi sono fatta 60 km di gallerie......anche lui è un vero santuomo!
La piscina è ormai chiusa e ci stiamo già organizzando per portare un pò di legna vicino a casa, lassù nella legnaia io non posso arrivare ed alla sera un pò di fuoco farebbe piacere.
Così domani altro giro dei centri di giardinaggio, dei faidatè e dei Consorzi Agrari della zona, in cerca di un tipo di cariola che mi sembra adatta per accumulare un pò di legna e alla quale io possa prelevare senza soffrire........ma non mi ricordo dove l'ho vista!!!
Quindi altra bella guidata!
Oggi andiamo di sole e di cucina, ho già fatto una torta di pesche (le ultime..) e più tardi mi dedicherò al salato ed alla chitarra, ovviamente!
Ovviamente dopo questo secondo capitolo, vi aspetta il terzo: una buona dose di foto e magari un pò di musica..........suspance!!!!!!!!!
Bye..................
martedì 28 settembre 2010
Capitolo primo.
Siamo agli sgoccioli.
Gli ultimi spicchi d'estate ci scaldano a mezzogiorno ma alla sera, il freddo ha fatto, sgradito, capolino da diversi giorni.
Ma il " capitolo primo", dopo una lunga assenza dal mio blog, non vuole parlare di ciò.
Infatti vi mostro la foto della piscina ancora aperta, giusto il giorno prima della sua chiusura.
Sorpresa.
Parlerò di questo.
Etimologicamente è parola assai semplice, di radice latina, deriva da superprehensus: cosa inaspettata, ciò che coglie all'improvviso, che crea stupore.
Strana sensazione quando ti si para davanti: ieri bella, arrivata da una persona che conosco appena e dalla quale nulla mi sarei mai aspettata. Invece lo squillo del telefono mi ha riempito di belle parole, di apprezzamento per il mio coraggio di vivere attivamente da disabile e non è semplice. Ma c'è chi lo capisce e lo apprezza e benchè mi abbia parlato per due sole volte, ha sentito il desiderio di dimostrarmi la sua stima.
Un pò meno piacevole quando la sorpresa è spiazzante, fuorviante, quando ti aspetti qualcosa che non viene compreso, anzi magari vieni pure non capito, frainteso e quindi criticato.
Usualmente sono proprio queste le sorprese con la esse maiuscola, perchè eri certo di confidare in persone che avevano ben chiara davanti agli occhi, la comprensione di ciò che può avere due facce: quella bella, piacevole, divertente e quella che invece nasconde le insidie che solo chi si trova in difficoltà può comprendere.
Ma infilarsi nelle vesti degli altri non è semplice.
E' più facile chiudere gli occhi e far finta di non vedere o magari non vedere davvero!
L'ho sempre creduto ed ancora lo ribadisco: vivere le vicende e le orride difficoltà che vive una persona con un handicap non è semplice, qualunque esso sia, da quello motorio a quella visivo, da quello uditivo a quello cognitivo. E' forse ancora più complicato del doverlo affrontare in prima persona. C'è di mezzo il dolore e l'impotenza.
La comprensione è frutto dell'intelligenza, ma la superficialità talvolta ha la meglio ed offusca ogni cosa. Un pò come parcheggiare al posto auto riservato ai disabili davanti ad un negozio......tanto si stà dentro solo per poco!!!!!!!
Detto questo, consiglio a chi a a che fare con una persona non normodotata, di guardare oltre, spaziare e rendersi conto che ciò che per chi non ha particolari problemi è una situazione paradisiaca, come una bella cena con tanta gente che chiacchiera o un bel panorama od un luogo straordinario, può diventare una vera tortura per chi non è in grado di gestirla e quindi di goderne.
E basta davvero poco per renderCI capiti: un cenno, un semplice cenno d'intesa.
Il sacrificio non serve ad un fico secco, anzi semmai peggiora lo stato d'animo chi ne ha dovuto subire l'atto.
E' lì che ti senti davvero dis-abile, in-abile.
Un pacco da spostare e vegliare, poverino, ma prima di arrivare a questa mentalità nei confronti dell'handicap, passeranno mille anni.
E noi dis- abili, in- abili, diversamente abili ma pur sempre abili in qualcosa, siamo assai sensibili e questi atteggiamenti, talvolta inconsciamente discriminanti!
E le palle girano............
Amen.
Gli ultimi spicchi d'estate ci scaldano a mezzogiorno ma alla sera, il freddo ha fatto, sgradito, capolino da diversi giorni.
Ma il " capitolo primo", dopo una lunga assenza dal mio blog, non vuole parlare di ciò.
Infatti vi mostro la foto della piscina ancora aperta, giusto il giorno prima della sua chiusura.
Sorpresa.
Parlerò di questo.
Etimologicamente è parola assai semplice, di radice latina, deriva da superprehensus: cosa inaspettata, ciò che coglie all'improvviso, che crea stupore.
Strana sensazione quando ti si para davanti: ieri bella, arrivata da una persona che conosco appena e dalla quale nulla mi sarei mai aspettata. Invece lo squillo del telefono mi ha riempito di belle parole, di apprezzamento per il mio coraggio di vivere attivamente da disabile e non è semplice. Ma c'è chi lo capisce e lo apprezza e benchè mi abbia parlato per due sole volte, ha sentito il desiderio di dimostrarmi la sua stima.
Un pò meno piacevole quando la sorpresa è spiazzante, fuorviante, quando ti aspetti qualcosa che non viene compreso, anzi magari vieni pure non capito, frainteso e quindi criticato.
Usualmente sono proprio queste le sorprese con la esse maiuscola, perchè eri certo di confidare in persone che avevano ben chiara davanti agli occhi, la comprensione di ciò che può avere due facce: quella bella, piacevole, divertente e quella che invece nasconde le insidie che solo chi si trova in difficoltà può comprendere.
Ma infilarsi nelle vesti degli altri non è semplice.
E' più facile chiudere gli occhi e far finta di non vedere o magari non vedere davvero!
L'ho sempre creduto ed ancora lo ribadisco: vivere le vicende e le orride difficoltà che vive una persona con un handicap non è semplice, qualunque esso sia, da quello motorio a quella visivo, da quello uditivo a quello cognitivo. E' forse ancora più complicato del doverlo affrontare in prima persona. C'è di mezzo il dolore e l'impotenza.
La comprensione è frutto dell'intelligenza, ma la superficialità talvolta ha la meglio ed offusca ogni cosa. Un pò come parcheggiare al posto auto riservato ai disabili davanti ad un negozio......tanto si stà dentro solo per poco!!!!!!!
Detto questo, consiglio a chi a a che fare con una persona non normodotata, di guardare oltre, spaziare e rendersi conto che ciò che per chi non ha particolari problemi è una situazione paradisiaca, come una bella cena con tanta gente che chiacchiera o un bel panorama od un luogo straordinario, può diventare una vera tortura per chi non è in grado di gestirla e quindi di goderne.
E basta davvero poco per renderCI capiti: un cenno, un semplice cenno d'intesa.
Il sacrificio non serve ad un fico secco, anzi semmai peggiora lo stato d'animo chi ne ha dovuto subire l'atto.
E' lì che ti senti davvero dis-abile, in-abile.
Un pacco da spostare e vegliare, poverino, ma prima di arrivare a questa mentalità nei confronti dell'handicap, passeranno mille anni.
E noi dis- abili, in- abili, diversamente abili ma pur sempre abili in qualcosa, siamo assai sensibili e questi atteggiamenti, talvolta inconsciamente discriminanti!
E le palle girano............
Amen.
lunedì 6 settembre 2010
Damocle.
Ho deciso.
Bye..............
Si chiamerà Damocle.
Il suo destino è sempre in balia dei miei ardori nel difenderlo, contrapposti agli istinti "boscaioli" di Roby.
Si, perchè in origine la piscina non c'era, era tutto prato ed un bel pino faceva una piacevole ombra.
Ma ora c'è l'acqua ed il povero Damocle l'ombra la fà proprio li, in acqua, per qualche ora al giorno e quindi condanna la piscina ad avere qualche grado in meno.........ahimè, anzi, ahilui!
In più, come se ciò non fosse sufficiente a rendere precaria la sua esistenza, perde qualche ago, che finisce inesorabilmente in vasca!
Da qui la lotta: io, che piuttosto che abbatterlo mi incatenerò al suo tronco ed il prode Vercinge, il quale desidererebbe ardentemente raderlo al suolo!
"Boia chi molla", si leggeva venticinque anni fà, scritto sui muri di una sudicia Milano ed oggi lo ribadisco: vivrà anche lui con la sua spada di Damocle sulla chioma, ma finchè avrò fiato, non mollo e non gli verrà torto un.........ago!!!
Bye..............
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