martedì 31 marzo 2009

101 anni fà.

Questa mattina, era presto, ancora buio e mentre sceglievo di terminare il mio sonno sulla poltrona, così da non sentire troppo il male alle ginocchia, riffiorava il sogno che aveva appena lasciato sul cuscino.
Un sogno pieno di colore verde, si, era un sogno immerso in un bel verde prato e riguardava una donna alla quale ho voluto molto bene e che purtroppo è morta quasi 25 anni fà.
Troppo presto.
L'unico ricordo di quel sogno è la ricerca della sua presenza, la consapevolezza del suo ritorno e il risveglio nel momento in cui stava per apparirmi.
E poi tanto prato verde...tanti fiori spontanei.
Mi sono riaddormentata sulla mia poltrona, vicino ai miei cani che, russando, mi cullavano.....infatti mi sono svegliata di soprassalto alle 8.30...........non dormivo fino a quell'ora da mesi!
Poi, preso il caffè, mi sono ricordata dell'ennesima data....si, le date, una volta che mi entrano in testa, non escono più. In famiglia mi prendono in giro, dicono che sono un pò "autistica", ricordo i compleanni, gli anniversari, le date di morte di tutti quelli che conosco, o quasi.
Comunque, oggi, il nonno Giacomo avrebbe compiuto 101 anni.
Un secolo più uno.
Questo mi ha fatto pensare a come passi velocemente il tempo, gli anni scivolano via dalla nostra vita, veloci ed inafferrabili.
Mi sembra ieri che sentivo la sabbia bollente sotto ai piedi, camminando sulla spiaggia di un'isola sperduta nell'oceano, sono passati 23 anni dalla prima volta ed ormai 9 dall'ultima......solo 3 anni fà credevo che farmi una doccia senza morire di fatica, sarebbe stato un miraggio........invece ieri sera, ero avvolta in nubi di vapore, dimentica dell'affanno che mi tormentava da anni.....
"Tempus fugit", dicevano i Latini.
Per fortuna, dico io e purtroppo, aggiungo!
Anche la tenera Petra mi rammenta in ogni istante, che il tempo corre.......inizia a soffrire un pò troppo il dolore alle zampe posteriori, vedo che la pelle aderisce sul suo bel muso, rivelando i denti sottostanti e gli occhi che iniziano ad imbiancare.....eppure ha sempre voglia di giocare, di mangiare, di vivere........chissà per quanto tempo mi girerà intorno, pigolando come un pulcino, il 19 maggio compirà 13 anni ( a ridaje con le date!), un vero record per un dobermann e non mi sembra che sia passato così tanto tempo da quando l'abbiamo appoggiata sulla stradina della casa dei miei, dove piangeva terrorizzata dalla mole di Gordon che l'annusava, adorante!
Ed invece si, perdio, io camminavo bene, avevamo appena acquistato questa nostra amata casa, era tutto un rebelòt, piantavo siepi di rosmarino e segavo gli alberi che ci davano fastidio. Senza fatica.
"L'è minga un laurà di donn!", era la frase che mi sentivo dire, ogni volta che andavo al consorzio agrario a comperare qualche attrezzo!
Eppoi tutto passa, muta, ti regala e ti toglie, senza chiedere alcun permesso.
E noi seguiamo a ruota gli accadimenti e gli accanimenti, talvolta.
Mento in su, mi racomando..........e speriamo che nessuna faccia l'onda!
Claro???

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi verrebbe da farti molte domande, ma non sono nessuno per potertele fare, dunque mi limito a leggerti e 'credo' di carpire qualcosa. O è più probabile che non capisco un piffero. E comunque : mento in alto, certo! ciao

Zilia ha detto...

Oh! cara Silvietta come sarebbe stato bello che fosse ancora qui!!!Io volevo molto bene al nonno Giacomo...mi ricordo le belle passeggiate che facevamo insieme è ancora davanti a me vivido...invece quante persone non ci sono piu' e quanti accadimenti molto pochi buoni..o no? Il mio piu' bello si chiama Matelino!! TVB Zilia

parolearia ha detto...

ciao tesoro....il nonno James quand mangiava la minestra....fantastico1
il tempo passa, il tempo toglie, il tempo dà ! ma noi ci vogliamo bene come allora ed il bene è l'unica cosa certa che reta... fuori o entro al testamento che si sia !!!

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Syl-vietta, ti avevo forse saltato ieri...e quando torno qui è piacevole e commovente leggerti!
Conosco molto bene questo che tu chiami "autismo" delle date...ce l'ho anch'io, è come una ragnatela che percorro l'interno dell'anima che ha seguito la su storia con le varie tappe..
Davvero a volte, uno si sofferma solo sulla facciata che appare di più e se per caso non si è fatto premura di leggerti dall'inizio del tuo blog, e seguirti poi con attenzione...può lasciarsi trarre in inganno...nel senso che poi leggendo il post di ieri, uno è costretto a pensare a cosa ci sia dietro ad un sorriso come il tuo e a tutto il resto!
Mi spiace sempre quando tu parli dei tuoi dolori e del tuo sentir male, perchè anch'io ho la facciata nascosta che mostro anche poco, ma che so quanto costa alla mia volontà di vivere!
Ti dico anche, che per chi sente molto l'aspetto materno (e tu lo hai questo...verso i tuoi cari, i tuoi animali...e il tuo giardino!)c'è quasi sempre una maggiore preoccupazione per il malessere di chi ci sta a cuore che non il proprio!
Mi ha impressionato ancora una volta il tuo sogno, e ti dico che in questa direzione c'è una grande affinità cone me, in questo sogno in maniera molto particolare...da anni nei miei sogni ci sono scenari di prati, fiori e alberi, a volte di una bellezza che nella realtà non conosco..e mi chiedo perchè tu in questo sogno ti riallacci a quella donna che dici essere stata molto importante per te...vedremo Syl-vietta...vedremo, il sogno è bello...
e mi raccomando "sguardo in sù", come in quella foto che mi piace tanto che sta a lato del tuo blog, dove hai l'aria della bimba!
Ultima cosa, mi chiedi il perchè della data della mia poesia...la data è legata al mese di novembre...il mese dei morti (più che a una data precisa), fin da ragazzina ho avuto con la "morte" un rapporto molto forte, ma non di spavento e angoscia,e accostato al pensiero della morte c'è n'è un'altro molto colorato così come esprimo con le mie parole...l'immagine invece è un po' casuale il fatto che siano bambini in maschera, cercavo un coro dove ognuno avesse un abito di colore diverso è su Google ho trovato quella...ma mi è sembrato che potesse pure aggiungere una sua nota simbolica alla poesia, nella psicologia del profondo, viene data alla maschera una interpretazione un po' diversa da come siamo soliti comunemente...e si dice che nel vecchio teatro greco, la maschera veniva scelta per come fosse costruita, e non doveva essere pesante da portare...quindi più che la parte esterna, doveva essere la lavorazione che veniva a contatto del viso che ne faceva il suo pregio...come dire, tutti portiamo una maschera...ma quella che ci rappresenta al meglio è quasi una seconda pelle...questo quando le persone sono autentiche, il tragico è che alcuni non sanno proprio a quale maschera aderire, ne cambiano una ad ogni ora del giorno hanno deformato se stessi,e a volte cercano di incantare coloro con la quale vengono a contatto, ma portare più maschere e pesanti è troppo faticoso e quindi i bugiardi si sbugiardano poi da soli!
Ti mando un caro abbraccio e un saluto in questa giornata che è di nuovo umida e grigia...
Grazie Syl, di questi post, sofferti per te ma di comunicazione autentica per chi ti legge!
Un bacio
Franca

monteamaro ha detto...

I sogni... fanno tornare bimbi, quell'età che è solo ombra, eppure ci prende come un rimpianto per qualcosa che non sai, e porta un chè di triste, e ci lascia sospesi come un gabbiano in volo ad ali spiegate e immobili.

I sogni... ci prendono per mano e tenendola stretta stretta, ci portano nei luoghi che i nostri occhi vedono pieni di luce, quella luce che è gia sogno in un mondo di sogni.
E ci rannicchiamo cercando di trattenere il caldo che ci dà pace, e ci conduce poi alle persone che abbiamo amato.

E non importa svegliarsi, non importa il freddo che ci prende e tutto ciò che è dietro di noi.
C'è il nostro sogno a farci compagnia, e quando il dolore è troppo forte, e ti stringe senza provare pena, ci sono gli infiniti colori di prati sconosciuti e bellissimi, che dipingono le tele grigie dei nostri pensieri a ricordarci, che l'amore vissuto e dato... rimane per sempre.

Ciao, e una carezza a Petra.