lunedì 8 novembre 2010

Hic sunt leones.

Proprio così, imponevano le conoscenze e limitavano le ambizioni dei nostri antenati.
Oltre non si doveva e poteva andare. Linea i confine tra il lecito e le sabbie mobili.
Oltrepasare quel limite........beh, sappiamo tutti a cosa poteva portare.
Per il sommo Dante era inferno assicurato.
Il limite geografico, allora posizionato a Gibilterra, dove si erano poste le Colonne d'Ercole, sono visti oggi dalla mia coscienza e riferiti al caso che mi accingo a raccontare, come limiti morali.
Che non dovremmo oltrepassare.
Ho detto "dovremmo", ma io non sono stata capace di farlo, non riesco a pentirmene ed a non provare l'insano sentimento che mi riempie: la giusta vendetta.
Non certo da me operata, sia chiaro, ma aspettata, sperata, gestita da un destino che, forse, non sempre è cieco.
Come dicono i cinesi?
Siedi sulla riva del fiume ed aspetta..........
Brucerò tra le eterne braci, se esiste un inferno anche dopo la morte, ma proprio non ce l'ho fatta.
Non sono riuscita a provare pietà e nemmeno indifferenza purtroppo.
Quando ho appreso la notizia, che riguarda una persona orribile, che ha fatto del male ingiustamente, in combutta con la sua famiglia, ad una delle persone che amo di più al mondo, ora sta male: ho sorriso.
E nemmeno mi vergogno ad affermare che non piangerei, se si scoprisse che la causa del suo male, fosse la peggiore delle possibilità.
La vita è una ruota è vero, oggi su e domani giù, mai scordarselo quando si tirano pugnalate a persone che ti hanno fatto solo del bene, questo mi piacerebbe poterlo dire in faccia ai destinatari di questa disgrazia.
Chissà se ci penseranno da soli, con le loro misere menti.
Io comunque, non ne avrò mai l'occasione, quindi resto quieta, seduta sul greto del mio fiume ad aspettare, aspettare, aspettare..............
Perchè l'ho raccontato proprio qui?
Non sò, forse aspetto una lapidazione collettiva, le critiche dure, chissà magari mi farebbero cambiare sentimento, ma non credo.
Magari potrei diventare più saggia, meno "di pancia", ma non credo.
Intanto siedo.
Ed aspetto.
Ganzi però 'sti Romani Antichi, una ragione per tutto, una spiegazione per molto, non a caso erano i padroni del mondo, i custodi dello scibile e delle ombre.
Ed ancora oggi, c'è chi si sente Giulio Cesare ma ha cannato di qualche secolo e si ritrova senza nemmeno un neurone ereditato dagli illustri antenati, con l'illusione di essere magnifico......destino!
Ma questa è un'altra storia.
Ed ora sbranatemi pure!
Vi posterò comunque una splendida foto, rinfranca l'anima!
Bye..................

3 commenti:

Sara ha detto...

Mi lascia perplessa questo tuo sfogo, perché capisco la tua rabbia. Forse meno intenso, ma una volta ho provato anch'io un sentimento analogo, poi mi è dispiaciuto, perché era come se avessero intaccato la mia anima.
Aspetto la foto! Sara

fra ha detto...

Non so a chi tu ti stia riferendo, lo posso immaginare, se immagino bene non credo sia la cattiveria a far da padrona, ma l atroppa bondà e il troppo altruismo.
Non credo nemmeno tu stia solo dicendo cattiverie, è lecito, sta facendo del male a una persona alla quale vuoi bene, e che ha fatto solo del bene e non si meriterebbe una persona così bassa...

Anonimo ha detto...

Come diceva Virgilio al sommo Dante,mi par di ricordare in un canto dell'inferno,proprio riferendosi a gli gnavi :Non ragionar di lor ma guarda e passa.Mi sembra poi di ricordare un'altra frase che disse un'altro grandissimo personaggio :Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno...Baci tantissimi tuo babbo