Finalmente liberata dalla schiavitù di vivere, Eluana.
Sei libera di volare via, hai finalmente incontrato una mente aperta ed un cuore grande, che ti hanno lasciato fare ciò che desideravi.
Era ora.
Odio la morte, ma non la temo.
Amo la vita, ma la tua, povero corpo imbrigliato, ancorato, inchiodato ad uno stato non naturale, che doveva cessare molti anni addietro, non lo è più.
Libera, si, finalmente libera!
sabato 15 novembre 2008
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7 commenti:
Posso sostituire il silenzio al mio commento?
E' bello leggerti, è bello leggere il TUO racconto della vita... dà serenità... Buon week end
Se dovesse passare la legge che stanno esaminando in Parlamento, potrebbero farci chiudere i nostri blog. Notizia da far circolare. Ciao e buon fine settimana da Maria
No... non è silenzio assenso... vorrebbe essere "rispetto" per ciò che hai scritto :-) ... sia qui che nel post precedente...
Un abbraccio
e finalmente non deve più esistere senza "vivere"
Molto commovente e sensato ciò che hai detto.
Ti auguro un weekend sereno!
noi non siamo il nostro corpo
e neppure la nostra mente
noi siamo noi
inesorabilmente
la morte non ci ucciderà
La liberta' di volare non dipende da cio' che vogliamo ma da cio' che chiediamo nell'ambito dei nostri limiti... tutti vorremmo essere liberi ed indipendenti, Eluana non era schiava ne prima dell'ingidente, ne durante l'alimentazione artificiale è stato uno strumento nelle mani di Dio come lo siamo tutti, per misurare la stupidita' degli uomini che si sotituiscono a lui procurando la morte... Eluana era ed è in buone mani adesso libera da sempre non certo per merito nostro... ciao Settimaonda...
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